Lussazione gomito e lesioni legamentose

Cosa è

La lussazione del gomito consiste in una perdita dei rapporti dei capi articolari. Di solito si associa ad una lesione delle strutture caspulo-legamentose dell’articolazione coinvolta con possibile instabilità residua. Più di rado si possono avere lesioni legamentose primarie di uno dei due complessi legamenti del gomito (mediale o laterale). Sia le lesioni legamentose che le lussazioni possono associarsi a differenti fratture.

Meccanismo traumatico

Di solito queste lesioni avvengono per caduta sul palmo della mano a gomito esteso.
L’entità della lesione può variare a seconda della dinamica e dell’energia del trauma, dell’età e delle condizioni fisiche del paziente.

Clinicamente se la presenza di una lussazione risulta evidente nel contesto di un evento traumatico l’instabilità può invece manifestarsi con edema, dolore alla digitopressione in corrispondenza delle inserzioni legamentose e dolore nonché riduzione della forza nello stress in varo/valgo fino all’impotenza funzionale.

Diagnosi

In caso di lussazione in prima istanza si eseguono RX standard. Se si hanno dubbi sulle componenti legamentose presso il nostro centro dove abbiamo a disposizione una Equipe molto esperta nell’esecuzione di ecografie procediamo con indagine ecografica. Eventualmente può essere indicata una RM. Per quanto riguarda invece l’eventuale presenza di fratture associate è consigliabile una TC.

Trattamento

In presenza di lussazioni articolari sicuramente la prima cosa da fare è la riduzione dell’articolazione.
Successivamente anche qui, a seconda del tipo di lesione e delle richieste funzionali del paziente possiamo procedere in diversi modi.

Lussazione pura stabile
In caso di riduzione clinicamente e radiograficamente stabile è sufficiente il trattamento incruento con apparecchuio gessato per 3 settimane e successivo avvio alla fisioterapia.
Dopo un mese circa di fisioterapia è concesso il ritorno alle attività quotidiane.

Lussazione con lesione legamentosa/instabilità
In presenza di una instabilità residua dopo le manovre di riduzione di una lussazione è necessario ricostruire il legamento lesionato, che sia la componente mediale laterale o entrambe.

La ricostruzione può essere con sutura diretta anche qui in caso di lesioni delle porzioni centrali del legamento oppure il legamento può essere reinserito di solito prossimalmente mediante sistemi di ancoraggio osseo come ancorette di titanio.

Dopo l’intervento viene posizionato un apparecchio gessato o tutore dedicato per 3 settimane circa.

A 3 settimane è concesso l’avvio al recupero funzionale in flesso-estensione dell’articolazione attiva a passiva, a 5 settimane si inizia la rieducazione al recupero della prono-supinazione e a 6/8 settimane al recupero della forza e del tono-trofismo muscolare nonché il lavoro sugli stabilizzatori del gomito.

Intorno ai 3 mesi si ha un ritorno all’autonomia.

Fratture lussazioni con instabilità legamentose
Questa definizione comprende uno spettro molto ampio di lesioni.
Indicativamente oltre alla riparazione descritta prima verrà associata una stabilizzazione emdiante osteosintesi della componente ossea. Le lesioni che più frequentemente si associano sono leisone della coronoide e del capitello radiale che possono essere stabilizzati con viti o placche dedicate.
Nel post chirurgico in questo caso l’immobilizzazione sarà variabile a seconda della lesione e della stabilità ottenuta intraoperatoriamente.

La riabilitazione sarà iniziata il più precocemente possibile con un programma dedicato e specifico per il singolo paziente.

In linea generale possiamo dire che comuni attività quotidiane possono essere riprese dopo pochi giorni dalla rimozione del gesso. Durante la fase di rieducazione si possono progressivamente riprendere le attività manuali leggere mentre per le attività lavorative pesanti e le attività sportive bisogna aspettare generalmente diversi mesi.

Complicanze

Oltre alle complicanze generiche di qualunque intervento chirurgico il gomito rappresenta un sfida per il chirurgo ortopedico in quanto va incontro frequentemente a rigidità e ossificaizoni eterotopiche. Possono inotlre verificarsi casi si l’instabilità articolare residua, e artrosi post-traumatica. Infine essendo una zona attraversata da diverse strutture nervose possono esserci episodi si stupor nervoso.