Lesioni tendini estensori

Short

Le lesioni dei tendini estensori possono avere genesi traumatica o spesso anche degenerativa. Le uniche lesioni suscettibili di trattamento conservativo sono quelle che coinvolgono la “lamina estensoria” ovvero l’inserzione del tendine sulle falangi distali. Tutte le altre richiedono invece una soluzione chirurgica. Il tempo di guarigione dei tendini medio è di 6 settimane durante le quali, a seconda del trattamento, verrà posizionato un tutore statico o dinamico. Il percorso riabilitativo risulta di fondamentale importanza per un buon recupero e per evitare le complicazioni tra le quali aderenze o ri-rotture. Il nostro centro di Chirurgia della mano si avvale di un percorso di collaborazione con la UO Radiologia d’emergenza per una diagnosi precoce ed un adeguata programmazione chirurgica

Cosa sono

I tendini estensori sono le corde che consentono l’estensione delle dita. Originano da muscoli situati nella loggia dorsale dell’avambraccio e decorrendo dentro specifici canali giungono al dorso della mano e delle dita. Si inseriscono mediante tre lamine: la bandelletta centrale che inserisce alla base della falange intermedia delle dita, e le bandellette laterali che si inseriscono sulla falange distale (fig.1). Per quanto riguarda il pollice esistono due tendini estensori: il tendine estensore lungo che si inserisce alla base della falange distale e il breve che si inserisce alla base della falange prossimale (fig.2).

Fig.1

Fig.2

Le lesioni a carico dei tendini estensori possono essere traumatiche o degenerative. Le prime sono più frequenti. A seconda del livello di lesione può essere eseguito trattamento conservativo ( Mallet finger) o chirurgico con tenorrafia termino terminale talvolta con tecnica pull-out. Con Mallet Finger o dito a martello si indica la lesione del tendine estensore a livello dell’articolazione più distale delle falangi, a causa di una lesione da taglio o strappamento del tendine. A volte è possibile che un frammento osseo rimanga attaccato al tendine dopo lo strappo ( Mallet fracture); il risultato è che la falange ungueale non si estende. La deformità a Boutonnière descrive invece una flessione dell’articolazione intermedia del dito, dovuta a un taglio o lesione del tendine estensore in sede più prossimale. Il trattamento prevede il posizionamento di una stecca che mantenga estesa l’articolazione fino a guarigione del tendine, associata o meno a sutura tendinea. Se questa lesione non viene curata, o se la stecca non è indossata correttamente, il dito può rapidamente peggiorare e infine irrigidirsi in flessione.

Ai fini della diagnosi è richiesta esecuzione di ecografia (eseguita da mani esperte) e radiografie standard.

Trattamento

Qualora sia indicato l’intervento chirurgico, è necessario immobilizzare dito mano e polso per almeno 4 settimane seguite da protocolli riabilitativi molto rigidi.
Una delle complicanze più frequenti della lesione dei tendini estensori è lo sviluppo di aderenze con rigidità residua.
I pazienti verranno rivalutati a 7 e 15 giorni circa dall’intervento per monitoraggio della ferita chirurgica. Verrà mantenuta una immobilizzazione in valva gessata dedicata per circa 3 settimane in seguito alle quali il paziente verrà avviato alla fisioterapia.

Il nostro centro di chirurgia della mano e dell’arto superiore si avvale di un percorso riabilitativo specifico e della collaborazione con numerosi fisioterapisti AIRM (Associazione Italiana Riabilitazione Mano).