Lesione del legamento collaterale ulnare del pollice

Cosa è

La lesione del legamento collaterale ulnare dell’articolazione metacarpo-falangea del pollice rappresenta una lesione non infrequente soprattutto negli sciatori e negli incidenti della strada a bassa dinamica.

Il legamento collaterale ulnare stabilizza la prima articolazione metacarpo-falangea permettendo di avere una presa stabile. Anatomicamente si trova al di sotto dell’aponeurosi del muscolo adduttore del pollice: nel caso di rottura completa l’estremità prossimale del legamento può ripiegarsi su se stessa e l’aponeurosi si può interporre tra le due estremità del legamento non permettendo una guarigione naturale (Fig.1). La conseguente instabilità diventerebbe cronica con progressivo sovvertimento della meccanica del I raggio durante qualunque presa.

Meccanismo di lesione

La lesione è il risultato di una apertura forzata del pollice.

Diagnosi

La diagnosi di questo tipo di lesione è innanzitutto clinica.

Di solito il paziente lamenta dolore alla digitopressione in corrispondenza della I metacarpo-falangea, ci possono essere ematomi od ecchimosi e si avrà un’apertura anomala stressando l’articolazione in valgo.

A livello di Imaging la radiografia può aiutare ad escludere una frattura da avulsione con frammento osseo, il gold standard se eseguito da un medico specializzato nelle lesioni della mano per noi è l’ecografia. Anche la RM può fornire una corretta diagnosi.

Trattamento

Lesioni incomplete
Le lesioni più comuni sono rappresentate da una lacerazione parziale del legamento collaterale ulnare. In questo caso il trattamento consiste nella immobilizzazione del pollice per 3 settimane con stecca gessata o con un tutore ortopedico commerciale o custom-made.

Lesioni complete

Nel caso il legamento sia completamente rotto con l’interposizione dell’aponeurosi il trattamento deve essere chirurgico.
SI può procedere ad una sutura diretta se la lesione è centrale (più raro) o alla reiserzione con sistemi di ancoraggio osseo come ancorette in titanio in caso di lesioni alle estremità.
Infine in caso di un distacco osseo da strappamento, se di adeguate dimensioni, si può procedere ad un intervento di osteosintesi di minima.
Successivamente al trattamento chirurgico è necessaria un’immobilizzazione in valva gessata o tutore con avvio a graduali movimenti passivi e attivi della falange distale dopo la rimozione dei punti che in genere avviene a 15 giorni circa. Dopo le 4 settimane è concessa la ripresa graduale dei movimenti di flesso-estensione dell’articolazione metacarpo-falangea. Sarà tuttavia opportuno proteggere il pollice da eccessive sollecitazioni lavorative o sportive che richiedono l’esecuzione di una pinza forzata per almeno 8 -10 settimane.