Fratture della mano e delle dita (falangi e metacarpi)
Cosa sono
Tra i soggetti più a rischio di frattura del metacarpo o falangea vi sono i maschi in una età compresa tra i 10 ed i 40 anni, ovvero il periodo in cui l’esposizione atletica e lavorativa è maggiore. Le dita della mano maggiormente coinvolte sono quelle esterne, quindi pollice e mignolo.
I sintomi che portano ad identificare questo tipo di fratture possono essere un dolore immediato dopo il trauma, la difficoltà a muovere il dito o a muovere la mano, la possibile deformazione dell’osso o dell’articolazione.
Dato che sia ossa metacarpali che falangi sono ossa lunghe, la frattura può avere luogo a livello della testa, del collo e del corpo o della base dell’osso. In particolare, le fratture al livello del collo metacarpale sono anche famose con il nome di fratture del pugile, appellativo fuorviante dato che è raro incontrare questo tipo di traumi in pugili professionisti. Sono fratture molto più comuni nelle persone che urtano oggetti solidi come può essere un muro o nelle cadute di motorino o bicicletta.
Diversi trattamenti di fratture di metacarpo
Scopo del trattamento è l’assenza di immobilizzazione esterna per poter lasciare libere le articolazioni e permettere una mobilizzazione precoce passiva ed auto assistita (spesso in sindattilia)
Nella nostra esperienza le fratture delle falangi possono avvalersi di trattamento conservativo quando composte , attraverso l’ausilio di tutori su misura o semplice sindattilia.
Esempi di osteosintesi delle falangi